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A Troja, la storia del prete contadino Teodorico Boscia

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Giugno 2013
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Troja - Lunedì 1 luglio: presentazione del libro di Antonio Anzivino sul sacerdote che lottava per i poveri. Nell’aula consiliare di palazzo d'Avalos, l’intervento dell’onorevole Francesco Boccia.

Il ruolo attivo della Chiesa nelle lotte politiche e sociali del ‘900, la figura di un prete coraggioso, capace di sostenere con forza l’aspirazione della povera gente a una vita migliore: lunedì 1 luglio, alle ore 18, nell’aula consiliare del Comune di Troja, sarà presentato il libro di Antonio Anzivino: “Teodorico Boscia. Storia di un prete contadino ad Orsara di Puglia”. Alla presentazione del volume, edito da Delta 3, oltre all’autore interverranno Mario Tredanari (presidente del Circolo Antonio Salandra) e Eduardo Beccia (sindaco di Troja). Concluderà i lavori l’onorevole Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Il ruolo della chiesa, incarnato in un prete simbolo, è l’interessante tema attorno a cui si snoda il testo che offre un particolareggiato excursus sulla situazione storico-politica nei primi decenni del ‘900. Faro e guida dell’apostolato di Boscia sono l’enciclica Rerum Novarum di Leone XII, le teorie politiche e sociali di don Luigi Sturzo, l’amore per i giovani, la passione politica. Anima del Partito Popolare, convinto antifascista, prete contadino, Teodorico Boscia deve la sua grandezza alla fede, alla tenacia e alla passione con cui conduce le sue battaglie religiose, politiche, economiche e sociali non per la difesa di sterili principi, ma per l’affermazione di iniziative concrete a vantaggio delle  classi  più  umili. Il  profilo  biografico  offertoci  ha permesso, poi, all’autore di coniugare il

particolare col generale e proiettare le vicende di Orsara, intrise della presenza e dell’opera di don Teodorico, sullo sfondo della complessa storia nazionale della prima metà del secolo scorso. L’opera storico-letteraria di Antonio Anzivino riveste una grandissima importanza. La vicenda di Teodorico Boscia, che l’autore del volume è riuscito a ricostruire con esattezza storica e ricchezza di particolari, meritava di essere messa in evidenza per il ruolo che ha avuto nella storia di Orsara di Puglia. Teodorico Boscia, come ha scritto giustamente Antonio Anzivino, ha incarnato in modo esemplare gli ideali e i valori del mondo contadino. Non è stato soltanto un uomo di fede, un prete e un ‘pastore di anime’, ma ha trovato nella lotta per l’emancipazione dei contadini il carattere profondo della sua missione sacerdotale. Teodorico Boscia è stato una guida e un precursore del mondo cooperativistico di Capitanata. Negli anni della seconda guerra mondiale, il suo impegno di cristiano e di antifascista aiutò e diede conforto a moltissime persone. Con la fine della guerra, Teodorico Boscia si mise al servizio della ricostruzione morale e materiale della terra che amava. Il suo esempio è fondamentale alla luce di un momento storico, quello attuale, in cui sembra essersi smarrito il senso più alto dell’impegno in favore della Comunità. Il merito di Antonio Anzivino, dunque, è quello di aver contribuito, sia con questo suo ultimo libro sia con le sue precedenti pubblicazioni, a restituirci una memoria importante dei nostri valori, della nostra cultura e della nostra storia.

 

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