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Processo Giardinetto: domani, 20 marzo, nuova udienza

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Marzo 2014
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Il 9 gennaio scorso si è tenuta presso il Tribunale di Lucera, la causa relativa alla discarica di Giardinetto la cui ipotesi di reato principale è di disastro ambientale. Il collegio giudicante era composto dal presidente dott. Pecoriello e dai giudici dott.ssa Giulia Stano e dal dott. Giuseppe Sciscioli. E' stato riascoltato l'ing. Masi quale consulente tecnico d'ufficio nominato dal predetto Tribunale e l'ing. Scapicchio quale consulente tecnico del PM, ed infine, sono stati sentiti i consulenti tecnici degli imputati, gli ing. Abaticchio e Formendon.
L'udienza, iniziata intorno alle 13,00 e terminata intorno alle 18 circa, è stata rinviata a domani, 20 marzo, per l'esame dei testi delle parti civili costituite e dei testi degli imputati.
All'udienza era presente l'avv. Velluto Giovanna per il Comune di Troia.

PER NON DIMENTICARE

Le ultime udienze

Il 3 ottobre scorso  era ripartito il  Processo dopo una lunga pausa. Durante quell'udienza dibattimentale l'associazione dei consumatori  CODICI di Foggia si era costituita parte civile, insieme al Comune di Castelluccio dei Sauri, al Comune di Troia,  all’Associazione "Udico",  a Legambiente,  all’Associazione "Salute e Territorio" di Troia ed a singoli cittadini. Nel corso di quest’udienza, Il nuovo collegio giudicante, composto dal presidente Pecoriello, dalla dott.ssa Stano e dal dott. Sciscioli, ha attestato l'assenza del CTU (consulente tecnico d'ufficio) ing. Masi e ha rinviato la causa al 9 gennaio 2014, disponendo: la citazione dell'ing. Masi per chiarimenti in merito alla perizia dello stesso espletata sul sito, (costata al Tribunale di Lucera circa 90.000,00 euro); l'esame dell'ing. Scapicchio, CTP (consulente tecnico di parte), e del PM dott. De Luca; l'esame del prof. Nicoletti, CTP di alcune parti private costituite (associazione Salute e Territorio e Lega Ambiente) e  l'esame dei consulenti di parte degli imputati. Le parti civili, tra le quali l’associazione Codici, il Comune e l’associazione Salute e Territorio di Troia si sono associate a tale richiesta.

 

 

La storia

Il processo Giardinetto è ormai noto a livello nazionale. Si tratta di una vicenda che si protrae ormai da troppi anni, cominciata il 2 luglio 1999 con il primo sequestro che ha portato il C.T.U., professor Masi, ad esprimere nelle conclusioni della perizia disposta dal Tribunale un giudizio di situazione “potenzialmente pericolosa”. L’area è stata definita una “bomba ecologica”: sotto inchiesta la società IAO, che avrebbe occultato nel sottosuolo, su una superficie di 70ettari, migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi provenienti da Germania, Francia, Corea del Sud, Italia Settentrionale e perfino dall’Enichem di Manfredonia. Tre sono gli imputati: De Munari, Balice e Piccirillo (ex rappresentanti e dirigenti della ex società Iao). A loro carico diversi capi  di imputazione  tra  cui   l’accusa  di  disastro  ambientale  con   pericolo della  pubblica incolumità. Ma non solo: si parla di presenza di fanghi neri e maleodoranti contaminati da inquinanti tossici e nocivi; di rifiuti presenti nel sottosuolo; di rifiuti costituiti da materiale friabile fra misto di cemento e residui di mattoni contaminati da inquinanti tossici e nocivi, di abbandono di ingenti quantità di rifiuti pericolosi costituiti da pannelli di eternit contaminati da fibre di amianto con derivato pericolo per la salute pubblica; di falsa attestazione alla Regione Puglia della messa in sicurezza e bonifica dell’amianto, omettendo la rimozione, lo smaltimento e la bonifica dei capannoni sui cui tetti erano presenti pannelli di eternit in cattivo stato di conservazione.

 

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