Faeto: chiesto rinvio a giudizio per il sindaco Melillo
Dicembre 2014 |
Cocco: il comune si costituisca parte civile
Rinvio a giudizio per Melillo: questa la richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Foggia, Elisa Sabusco, al termine delle indagini preliminari, nel procedimento penale contro Antonio Melillo, sindaco del piccolo centro preappenninico, accusato del reato previsto e punito dall’articolo e 323 c.p. La Procura di Foggia addebita al Melillo il fatto di aver adottato una delibera di nomina, nel gruppo costituito per l’attivazione dello sportello linguistico comunale, di una sua diretta parente, procurando alla stessa un ingiusto vantaggio professionale. La vicenda prese l’avvio da una circostanziata e dettagliata denuncia, prodotta a gennaio 2014, dal dott. Giuseppe Cocco, ex Sindaco del centro appenninico ed attualmente Capogruppo del gruppo consiliare “FAITE” in Consiglio comunale. “La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica di Foggia nei confronti di Melillo – spiega il dott. Cocco – di cui solo oggi si apprende notizia, è un fatto di indubbia rilevanza, riguardando profili, penalmente rilevanti, commessi con l’abuso della carica pubblica rivestita”. “Come gruppo consiliare – continua il dott. Cocco - proporremo che il Comune di Faeto si costituisca parte civile nel procedimento penale contro Melillo, per difendere l’immagine dell’ Amministrazione comunale dai danni rivenienti dalla condotta, asseritamente criminosa, dello stesso Melillo, così come contestata dalla Procura”. “Al di là dell’aspetto giudiziario, grave e delicato - puntualizza ancora l’ex sindaco - spiace rimarcare che, della richiesta di rinvio a giudizio del Melillo, non sia stato mai informato il Consiglio comunale, che potrebbe certamente adottare adeguati ed opportuni provvedimenti in proposito, proprio a tutela del Comune di Faeto”. “Vorrei solo ricordare – conclude l’ex sindaco – che il reato addebitato dalla Procura di Foggia a Melillo è così grave che, in caso di condanna, anche se solo di primo grado, prevede la sospensione immediata dalla carica ricoperta”.
Ufficio Stampa
Dott. Giuseppe Cocco
Capogruppo “FAITE” Consiglio comunale di Faeto
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