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TONINO CIBELLI ….. ed i suoi capolavori

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Giugno 2011
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Forse nella nostra bella cittadina non tutti sanno che nello scrigno delle cose belle , abbiamo degli artisti ancora poco conosciuti e quindi poco valorizzati.

Uno tra questi è proprio Tonino Cibelli, che attraverso la sua arte esalta la tavolozza dei colori.

Ho domandato a Tonino, puoi illustrare le tue tecniche che ti permettono di realizzare questi capolavori ?.

Ogni pittore artista e non , dopo aver acquisito nel tempo la padronanza dell’utilizzo dei mezzi espressivi, crea un suo stile particolare.

Nell’evoluzione creativa di Tonino Cibelli un ruolo fondamentale è dovuto ai colori, i quali diventano veicolo delle espressioni dell’animo e del pensiero, richiamando un senso di spiritualità profonda che attraverso la pennellata su tela suscitano pace e soddisfazione.

Come scegli i colori nel soggetto da dipingere ?

Secondo le teorie dei maestri tramandati nel tempo quali Bellini e Giorgione due grandi pittori del 500’, il colore puro non esiste, esiste il colore tonale accarezzato dalle varie sfumature delle ombre.

Eugène De la Croix affermava che la pittura materialmente parlando , non è che un ponte gettato tra lo spirito del pittore e quello dello spettatore. Mentre per Rubens la base del genio creativo era la precisione del disegno utilizzato nel preparare il quadro.

Tonino che cosa caratterizza la tua arte ?

Potrei definirmi icastico, visto che presto molta attenzione ai minimi particolari, attraverso le immagini del soggetto creo l’effetto di avanzare e poi retrocedere.

Che cos’è la velatura ?

La velatura è l’effetto che serve a dare la luminosità al quadro.

Uno strato di colore espressamente sottile viene applicata su una zona asciutta serve ad arricchire la tinta creando una sensazione di trasparenza. Mentre una serie di luci e ombre sembrano giocare in poco spazio proiettandosi nel metafisico.

Particolari sono le tecniche usate da Tonino, una già famosa nel mondo degli artisti, magari sconosciuta per il visitatore è quella usata da Raffaello Sanzio fin dal 500’, usare l’aglio per sgrassare la pittura ad olio, questa tecnica usata nelle applicazioni particolari su tempera acrilica su un soggetto dipinto ad olio.

Oltre l’artista, vediamo più da vicino, chi è Tonino CIBELLI ?

Nato nel 1940 a Troia – ma per le note vicende economiche della società , negli anni 60 emigra a Torino alla ricerca di un futuro migliore rispetto a quanto poteva offrire la nostra piccola cittadina di Capitanata, dopo molti anni fece ritorno a Troia dove attualmente abita dedicandosi alla realizzazione di capolavori che meritano l’attenzione di un pubblico più folto e di esperti che possano meglio apprezzare le sue notevoli qualità, il suo talento finemente velato dalla sua modestia.

 

Hanno parlato di Tonino Cibelli nel tempo…

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Grecale di Foggia

La Città di Troia – periodico

Comunità in Cammino – periodico

Eventi di Cultura realizzati a Troia

Aria di Troia e del Sub Appennino

Aria di Troia news – giornale telematico

Giucar Marcone ha scritto di lui:

L’estro di Tonino Cibelli riesce a tradurre nella dimensione estetica “il piccolo mondo, un poeta che utilizza sapientemente i colori per comporre su tela poesie silenziose ma profondamente umane.

Un altro angolo da scoprire di Tonino Cibelli certamente è quello di valorizzare le sue capacità nel comporre dei Presepi in miniatura, veri capolavori .

Tonino puoi parlarmi di queste tuoi piccoli capolavori ?

Il Presepe esercita su grandi e piccoli un notevole fascino , la scenografia del paesaggio, il modo di rappresentarlo attraverso i chiaro-oscuri per evidenziare il giorno e la notte, i canti musicali di sottofondo, per un momento fanno sognare tutti i visitatori riportandoli all’infanzia.

In quante maniere si può realizzare un Presepe ?

Tante sono le tecniche rappresentative, ne cito alcune il Presepe napoletano, quello rinascimentale,quello romano e perché no ….quello troiano, in prevalenza i materiali usati sono sughero e carta pesta, mentre infinite sono le forme: in miniatura fatte di vetro o all’interno di una bottiglia, in una campana di vetro su stile napoletano, con i fiammiferi o addirittura realizzati nel guscio di una noce,

Bravo Tonino… qui in paese sei meglio conosciuto come il presepista grazie ai capolavori da te realizzati in alcune chiese nel tempo.

Grazie Tonino per avermi concesso questa intervista, ho molto apprezzato i tuoi capolavori certamente meritevoli di essere valorizzati dagli esperti di settore, il mio augurio che il tuo talento sia riconosciuto anche fuori dei confini di Capitanata, affinchè venga valorizzato come meriti.


 

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