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Un giornale libero e vivace al servizio dei cittadini

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Marzo 2011
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La nascita di un giornale è da considerare sempre un evento di grande rilevanza nel pianeta “comunicazione”. Cartaceo o telematico che sia, la sua funzione d’informazione unitamentea quella, non certamente di secondo piano, culturale, contribuisce alla crescita civile di una società.

È indispensabile che l’informazione sia corretta, rispettosa della verità, che i fatti emergano in tutta la loro realtà per permettere ai lettori, immuni da ogni condizionamento, di farsi una propria opinione, di valutare con spirito critico ogni accadimento. I fatti, logicamente, saranno commentati, ma come diceva Scott, giornalista inglese, “comment ist free but factsare sacred” (il commento è libero, ma i fatti sono sacri). In questo contesto si pone “Aria di Troia e del Preappennino”, il nuovo ed unico periodico della nostra città, interamente rivolto al nostro territorio e a tutto ciò, dall’attualità agli eventi, che avviene in esso. “Aria” vuol essere un posto aperto al confronto dove tutte le campane possono suonare, un giornale libero e vivace che vogliamo far crescere ed espandere e che deve costituire un punto di arrivo importante per dar voce a tutto ciò che il nostro territorio, Troia in primis, può offrire e far vivere. Vogliamo un contatto diretto con i lettori coinvolgendoli in toto in tutte le nostre iniziative. Il giornale è nato per essere al servizio dei cittadini e cercheremodi non venir meno a questa nostra affermazione.

Perché “Aria”? L’interrogativo è giustificato.

 Si può vivere in un paese che per cultura, educazione e bellezza è uno dei più accoglienti del mondo, come lo può essere Troia, come lo possono essere gli splendidi paesi del Preappennino. Ma ogni volta che uno lascia la propria terra il cuore si fa piccolo, piccolo. Per ragioni dettate dalla vita si è costretti a partire.

Quanti troiani, quanti cittadini del Preappennino hanno dovuto e devono abbandonare la propria terra perché il lavoro era ed è altrove! Ma i ricordi di quello che sei e di quello che ti ha formato è parte di te, cambierà la sceneggiatura della tua vita e forse sarai felice lo stesso, ma l’aria di casa…, l’aria di casa è tutt’altra cosa.

L’aria, come una melodia antica, la conservi dentro te stesso; nei momenti di solitudine la rivivi, la respiri, l’ascolti, ti commuovi e non vedi l’ora di tornare, anche se solo per qualche giorno, nei luoghi dove hai vissuto la tua gioventù per fare un pieno della tua aria, delle tue tradizioni, delle tue vecchie abitudini, riassaporando attimi di antica felicità incontrando i vecchi amici, rivisitando le antiche pietre della nostra terra.

Ecco perché il nostro giornale si chiama “Aria di Troia e del Preappennino”. Con i nostri resoconti, i nostri racconti, le nostre antiche storie vogliamo portare attraverso questepagine l’aria “paesana” ai tanti emigrati nelle zone ricche d’Italia e del mondo: l’aria come metafora di un continuo incontro, della non dimenticanza, del legame perenne con la terra delle origini.. Questo è il nostro intento. Noi ce la metteremo tutta, ma è opportuno che anche Voi, cari lettori, esprimiate il vostro prezioso giudizio inviandoci anche suggerimenti che terremo in debito conto.

Giucar Marcone

 

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