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Se non si è disoccupati!

Agosto caldo e con belle giornate: per la maggior parte degli italiani, purtroppo, le vacanze sono agli sgoccioli; per alcuni sono terminate da un po'. Per tanti non sono mai iniziate. Specie con questi “chiari di luna”.

A settembre-ottobre, alcuni le faranno a costi inferiori e senza lunghe code in autostrada o attese interminabili ai check-in: sono le cosiddette vacanze intelligenti.

Chi non è partito per tanti motivi e chi non ha intenzione di farlo, è stato ed è, sicuramente, il più assennato perché si sarà effettivamente riposato, già per il solo per il mancato stress connesso alla preparazione, alla gestione di quello che chiamiamo eufemisticamente periodo di riposo. Per non parlare della sindrome del rientro, un cocktail di stati d’animo e psicofisici caratteristici della fine delle vacanze,

soprattutto, quelle estive.

Da noi c'è un detto: u b°tuw', n'n è cum u sb°tuw'! Dopo essersi abituati al risveglio a mattinata inoltrata, a non udire i rumori molesti del traffico cittadino, a mangiare abbondante e senza fretta, a prendersela, insomma, con comodo, ritornare ai soliti tran tran ed “al travaglio usato” non è di facile digestione. Si rischia, in alcuni casi, la depressione post ferie che, di solito, inizia con malinconia, insonnia, noia e porcherie simili.

L'unica cura è convincersi che per le future vacanze estive mancano, solamente, ….undici mesi!