Zi' Rocco Cateniello e la notte dei briganti
Settembre 2011 |
Uno spettacolo tutto delicetano nel bosco di Monteleone
I popolani stretti nel bivacco intorno al fuoco, poco da mangiare e le terre sottratte dai piemontesi. Un urlo squarcia l'aria quiete della notte agostana: "Io sono Roccoantonio Lamanna, capobrigante!" Da qui comincia la storia del brigante monteleonese che mise la propria vita al servizio dei suoi concittadini, per assicurare loro un pezzo di pane, ma soprattutto per riprendersi terre e dignità che l'aspra politica piemontese aveva sottratto.
Lo spettacolo ha avuto come scenario
il bosco di Selvamala, che ben si è offerto ad inscenare imboscate e nascondigli. Proprio in questa cornice naturale, attori e spettatori hanno trovato una perfetta dimensione che ben si è prestata allo svolgersi della storia. Il cast, composto interamente da attori delicetani, è stato diretto da Gaetano Doto, sul copione scritto da Antonietta Petrella. Gli aspetti tecnici, audio e luci, sono stati affidati invece a Rocco Mastromartino.
Il regista ci racconta che "..questo spettacolo è nato un po' come una scommessa. All'inizio infatti sembrava quasi impossibile da realizzare, per le difficoltà tecniche e pratiche che il bosco presenta. Ma poi, prova dopo prova, grazie alla collaborazione di tutti e alla buona volontà di ognuno, lo spettacolo è venuto fuori da sé. Una buona prova, sicuramente da migliorare, ma che ha trovato favore ed entusiasmo nel pubblico. Gli amici di Monteleone che ci hanno proposto di portare sul palco la figura di questo Roccoantonio Lamanna non hanno mai avuto titubanze, per loro si trattava di un successo annunciato. E così è stato."
A vestire i panni del capobrigante è stato Giuseppe Zelano, affiancato da un gruppo ben assortito di "degni compari". Grande rivelazione sono stati i cavalieri, abili nel destreggiarsi sui loro cavalli, inscenando briganti desiderosi di riscatto. Per la finzione scenica è stato creato il personaggio di Giuseppina, interpretato da Olmina Capano: nella realtà Lamanna non aveva una donna nel periodo in cui si è dato alla macchia, ma si è sposato solo dopo essere uscito di prigione. Il giovane capitano Franzini, acerrimo nemico di Lamanna, è stato invece interpretato da Gaetano Doto.
Lo spettacolo inoltre è stato rallegrato dal laboratorio "Orafolk" con balli e musica popolare.
A Deliceto l'Unità d'Italia si celebra a teatro
La tradizione teatrale delicetana, mai interrotta, seppure attraversata da alti e bassi, è ripresa alla grande con l'Associazione teatrale "Tanino". Dopo essersi presentata a Natale con “Una storia natalizia”, tratta dalla celebre favola di Dickens, Christmas Carol, la compagnia si è cimentata in agosto in un genere del tutto diverso: “Ahi serva Italia”, un percorso nel nostro Risorgimento attraverso i momenti più significativi, con la riproposizione delle gloriose poesie e degli inni patriottici che hanno risvegliato commossi ricordi in chi, una volta, li ha studiati a scuola. Ideale lo scenario: la verde piazzetta padre Mattia Bizzarro, già collaudata per manifestazioni all'aperto, che dà l'esaltazione dello spazio libero e, nello stesso tempo, consente il raccoglimento indispensabile per gustare uno spettacolo teatrale. Ideale ma anche unica, mancando a Deliceto un teatro, nonostante l'interesse e l'affetto che il pubblico ha sempre mostrato per il teatro. In entrambe le rappresentazioni, la regia e l'adattamento dei testi sono stati di Mattia Iossa. Particolarmente apprezzati gli abiti di scena, della costumista professionista Vize Ruffo.
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