Bagni pubblici? No, grazie!
Novembre 2011 |
I bagni pubblici, presenti in ogni comune, sono un servizio essenziale. Nati per la necessità dei cittadini che non avevano i bagni in casa, oggi hanno cambiato tipologia di utenti. La civiltà di un paese si rivela anche da come il bagno pubblico si presenta al forestiero. Le cittadine più civili hanno bagni pubblici multifunzionali, divisi in base al sesso, con acqua calda, deposito dell'acqua, fasciatoio, riscaldamento, fruibile da ogni fascia di età e soprattutto dai diversamente abili. Nulla di tutto questo per il bagno pubblico di via XX settembre a S. Agata, paese che pure punta su un turismo di colore arancione. Il turista trova un bagno in condizioni indecorose (vedi foto): infiltrazioni d'acqua , intonaci cadenti, puzzo di fogna, perdite. La gestione, che è del comune, evidentemente non è ottimale. Perché allora non affidarla a privati, magari con ingresso a pagamento, anche automatizzato, in base a un protocollo d'intesa con il comune che fissi delle condizioni minime di decoro? Si avrebbe un doppio vantaggio: un bagno decente ed un nuovo posto di lavoro. Ci auguriamo che gli amministratori ci facciano un pensierino.
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