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Roseto, nasce "Una striscia per la vita"

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Novembre 2011
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La prima azione del comitato sulla viabilità domenica 4 dicembre

Saranno i cittadini rosetani, domenica 4 dicembre, a tracciare le strisce bianche sulla strada provinciale 130, arteria di collegamento tra Roseto Valfortore e Lucera. Si chiama “Una striscia per la vita” il comitato sorto in questi giorni, col sostegno dall’Amministrazione Comunale, per affrontare l’annosa questione della condizione in cui versano le strade provinciali. Domenica 4 dicembre, alle ore 9.30, le persone che formano il comitato si ritroveranno all’ingresso del paese e provvederanno autonomamente a dotare la 130 di quelle strisce senza le quali, soprattutto quando la visibilità è scarsa a causa della nebbia, è diventata una vera impresa percorrere la strada provinciale. In questi giorni, alcuni automobilisti hanno impiegato un’ora e mezzo a compiere i 10 chilometri che separano Roseto Valfortore dalla vicina Alberona. La nebbia e la pressoché totale mancanza di segnaletica (orizzontale, verticale e luminosa) riducono al lumicino le condizioni di percorribilità della strada e aumentano in modo esponenziale il rischio di incidenti.

Un rischio al quale sono sottoposti tutti, anche i conducenti e i passeggeri dei pullman che ogni giorno devono fare i conti con le frane, le buche e la scarsa sicurezza dell’arteria. Il comitato, con una lettera inviata a Prefetto, Questura e Provincia di Foggia, nonché al locale Comando Stazione dei Carabinieri, ha comunicato modalità e motivazioni della propria iniziativa: “Siamo stanchi e preoccupati per il grave rischio che ogni cittadino corre ogni giorno. L’Amministrazione Provinciale ormai da molti anni lascia al loro destino questi piccoli centri. La Provincia, purtroppo, non opera come dovrebbe per garantire la sicurezza di chi percorre le strade di sua pertinenza”. Dallo svincolo per Biccari in poi, la Lucera-Roseto Val Fortore nei suoi ultimi 15 chilometri è un rosario di frane: ce ne sono 25, una ogni 600 metri, con punti nei quali è rimasta soltanto mezza carreggiata a disposizione di auto, camion e pullman costretti ad affrontare una gimcana piena di cartelli che segnalano i limiti di velocità ma quasi del tutto sprovvista di segnaletica che agevoli la guida. Da quando la Provincia di Foggia ha annunciato il suo nuovo piano per la messa in sicurezza delle strade provinciali nulla è cambiato in meglio, piuttosto le condizioni delle strade sono peggiorate, con l’apertura di nuovi fronti franosi e il deterioramento inarrestabile della vecchia segnaletica mai adeguata e rinnovata. I disagi e i rischi ai quali sono sottoposti i cittadini di Roseto Valfortore sono gli stessi cui vanno incontro ogni giorno gli studenti, i lavoratori, i pendolari e più in generale le popolazioni di tutti i comuni del versante nord dei Monti Dauni: non versano in condizioni migliori, infatti, i collegamenti stradali che dalla piana conducono a Volturino, Alberona, Biccari, Faeto o quelli che portano a Carlantino, Celenza Valfortore, Pietramontecorvino, Castelnuovo della Daunia, Casalvecchio di Puglia e Casalnuovo Monterotaro. Alle promesse, non è seguito nulla di realmente concreto da cui si possa perlomeno intravedere l’inizio della soluzione di un problema sempre all’ordine del giorno.

 

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