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Pietra diventa laboratorio internazionale contro le frane

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Dicembre 2011
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Progetto di cooperazione transnazionale per mitigare il rischio idrogeologico

Il Comune di Pietramontecorvino, nell’ambito di un innovativo programma di cooperazione transnazionale, si candida a diventare un laboratorio scientifico sulla prevenzione del rischio ambientale. L’iniziativa, oltre al paese dei Monti Dauni, vede protagonisti il Politecnico di Bari (in veste di ente coordinatore), l’Università Politecnica delle Marche, il Comune di Lesina, la Polis University di Tirana, i comuni di Ulcinji (Montenegro) e di Kruja (Albania). Il progetto sarà finanziato nell’ambito del South Est Europe Programme, nel quadro dei programmi di cooperazione transnazionale attivi per il 2007-2013. L’asse di priorità nel quale si inquadra il piano proposto, e che vede partner il Comune di Pietramontecorvino, è quello del rischio ambientale e, in particolare, il rischio che deriva dai territori soggetti a fenomeni franosi. Pietramontecorvino, infatti, come gran parte dei paesi dell’entroterra montano della Capitanata, insiste su un’area dove il rischio derivante dal dissesto idrogeologico è particolarmente alto.

L’intento è quello di studiare più approfonditamente gli aspetti del problema per proporre soluzioni innovative di mitigazione all’Autorità di Bacino della Puglia, che in questo progetto ha il ruolo di “Observer”. Negli ultimi anni, il Comune di Pietramontecorvino ha avviato una profonda opera di riassetto idrogeologico del territorio. Interventi per la prevenzione e la mitigazione del rischio hanno interessato e continueranno nei prossimi mesi a riguardare il torrente Triolo (il corso d’acqua che scorre a valle del paese) e la sistemazione dei nuovi collettori fognari. Con gli ultimi lavori appaltati, l’Amministrazione comunale di Pietramontecorvino ha avviato interventi per cui saranno investiti complessivamente poco meno di 1.400.000 euro. Saranno risistemati i collettori fognari delle vie San Martino, Kennedy, Bari, Taranto e dei Ciclamini fino al tratto che arriva al depuratore. Si tratta di un piano complessivo d’intervento che riguarderà anche alcuni tratti della provinciale e la risistemazione delle strade cittadine interessante dalle opere. Il programma triennale delle opere pubbliche sta assicurando continuità e coerenza a quanto realizzato nei primi anni di amministrazione, dando priorità alle questioni attinenti il dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza dei versanti collinari e l’implementazione di servizi più efficienti. La riqualificazione del torrente Triolo è funzionale alla futura realizzazione, nella stessa area, di un vero e proprio parco fluviale capace di valorizzare le peculiarità del patrimonio faunistico e floreale della zona. L’intero versante collinare di San Pardo, inoltre, sarà messo in totale sicurezza grazie a un imponente piano di interventi per la difesa del suolo. Il sindaco Rino Lamarucciola, nella sede della Regione Puglia, ha sottoscritto il disciplinare che regolerà l’utilizzo dei 904.443 euro messi a disposizione dall’Assessorato alle Opere Pubbliche dell’ente regionale.

 

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