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«Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, Duca di Savoia, di Genova, ecc,ecc,ecc, Principe di Piemonte, ecc,ecc. Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico. Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del governo mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Torino addì 17 marzo 1861».

Da questo scritto, una data memorabile; un ricordo.

È il ricordo che ci ha condotti, nel suo centocinquantesimo anniversario, a celebrare e festeggiare l’Italia Unita. Per il 17 marzo 2011, difatti, è stata indetta la festa nazionale e, proprio per commemorare tale evento, le scuole e gli uffici sono rimasti chiusi.

Nella nostra cittadina sono state proprio le scolaresche, con l’Associazione Bersaglieri di Troia e la Civica Amministrazione, ad organizzare nella mattinata del 19 marzo la giornata-ricordo.

Dopo un’allegra sfilata della fanfara di San Giovanni Rotondo per le vie del centro storico, la cerimonia si è aperta alle ore 9 presso il piazzale antistante la scuola secondaria di primo grado “Virgilio”, con l’intervento delle autorità civili e militari: il sindaco dott. Edoardo Beccia e la sua amministrazione; i dirigenti scolastici delle scuole troiane: il prof. Alfonso Maria Palomba, per l’I.T.C. “P. Giannone”, la prof.ssa M. Michela Ciampi della S.M.S. “Virgilio” e la prof.ssa Giovanna Maddalena, dirigente del Circolo Didattico “Salandra”); il dott. Pompeo Querques, dell’associazione combattenti e reduci; Rocco Fatibene, bersagliere.

Tra le festanti melodie patriottiche e tra gli sventolanti tricolori, per via Regina Margherita si è snodato un lungo corteo cittadino che, dopo la Celebrazione Eucaristica in Cattedrale presieduta dal canonico sacerdote Antonio Iannotti, ordinario dell’Aeronautica Militare in pensione, è sfociato in piazza della Vittoria per dare ai Caduti la commovente resa di onori.

Piergiorgio Aquilino