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Matteo Imbruno per la Pace

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Maggio 2012
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Il celebre organista di fama internazionale si esibirà all'organo della Cattedrale di Troia, lunedì 14 maggio alle 19:30

Si può essere una stella internazionale della musica e perdere la cittadinanza del proprio Paese? Si può, Matteo Imbruno docet. Sarà pure vero, come diceva Diogene, che la sola vera cittadinanza è quella che si estende al mondo intero, ma essere un orgoglio italiano e non potersi definire... italiano ha davvero dell’incredibile. Eppure accade, è accaduto. Originario di Pietramontecorvino nel Subappennino Dauno, Matteo Imbruno, a 19 anni, diploma del Conservatorio «Giordano» in tasca, comincia la sua scalata al successo passando per i maggiori maestri del settore, da Vogel a Radulescu, da Torrent a Tamminga. Si perfeziona nell’interpretazione bachiana, nel repertorio italiano d’organo del XV e XVI secolo, studia in Germania, approda nei Paesi Bassi e nel 1997 diventa titolare del grande organo della Oude Kerk di Amsterdam, ma... l’imprevedibile è dietro l’angolo.

«In Olanda fanno una legge che consente di avere la doppia cittadinanza - racconta il maestro dalla sua casa di Amsterdam - io me ne avvalgo, ma qualche anno dopo, quando vado a rinnovare il passaporto, scopro di aver perso la cittadinanza italiana, perché l’Italia, come la Germania, non ha recepito quella legge». Imbruno prosegue la sua prestigiosa carriera, concerti e Cd in tutto il mondo, collaborazioni prestigiose, ma i suoi amici foggiani proprio non sopportano che una star come lui, che porta alto il nome del piccolo centro subappenninico, non sia più italiana.

È Ida Iannelli, impiegata delle Poste e amica di Matteo da sempre, che decide di rimediare a questa situazione. Dopo aver a lungo pensato a cosa fare «Gli conferiremo la cittadinanza onoraria di Pietramontecorvino - annuncia Ida - così tornerà ad essere italiano». Detto fatto (o quasi), la giovane donna smuove mari e monti e in pochi giorni riesce ad ottenere adesioni e patrocinii da Comuni, Diocesi, associazioni, Club di servizio, perché la cerimonia possa tenersi entro la prima metà di maggio. Matteo Imbruno sarà, infatti, in Puglia, per tenere un concerto a Bari, il 12 maggio, e a Troia (Foggia), il 14, all’organo della Cattedrale con il mirabile e famoso "Rosone". Un concerto «in trasferta» perché Pietramontecorvino non possiede un organo all’altezza della fama e del talento di Imbruno. Ida Iannelli e Fausto Tricarico, il medico primario che sta coorganizzando con Ida il concerto troiano dell’amico Matteo, non stanno più nella pelle: il loro è un sogno che si sta realizzando. Questa volta «omnia vincit... amicitia».

 

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