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TROIA SPERIMENTA IL BILANCIO PARTECIPATIVO

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Giugno 2012
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L’utilizzo di pratiche virtuose, basate sulla trasparenza e sulla condivisione, può scuotere le coscienze e contribuire a migliorare il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini

Una nuova ed entusiasmante esperienza di partecipazione attiva è ai nastri di partenza nella città di Troia: il Bilancio Partecipativo, già sperimentato e riproposto come iniziativa proficua e produttiva in numerosi Comuni italiani, tra i quali Capannori, Grottammare e Parma.

La proposta di Bilancio Partecipativo, fatta propria dal Comune di Troia con atto deliberativo n. 43 del 18 maggio scorso, nasce dalla volontà di un gruppo di persone convinte che l’utilizzo di pratiche virtuose, basate sulla trasparenza e sulla condivisione, possa scuotere le coscienze e contribuire a migliorare il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini.

“Si tratta di un percorso condiviso - dicono gli animatori del progetto - nel quale i cittadini saranno chiamati ad elaborare idee progettuali, a suggerire soluzioni, a sollevare nodi problematici e infine a decidere le strade da intraprendere al fine di rispondere alle esigenze di tutti privilegiando scelte che mirino al raggiungimento dell’obiettivo che dovrebbe guidare ciascuno: il bene comune”.

Il soggetto promotore dell’iniziativa è costituito da varie forze politiche e sociali, donne e uomini convinti che un percorso fatto di dialogo sociale e di ascolto possa, per una volta, far tacere l’interesse del singolo e dare voce alla collettività in un clima di collaborazione e rispetto fra Istituzioni, legali rappresentanti del popolo e cittadini, sovrani assoluti sulla res publica.

Dopo diversi incontri di confronto attivo, ai quali hanno preso parte il Sindaco, componenti della Giunta Comunale, consiglieri di opposizione e Comitato Promotore, ha avuto ufficialmente inizio la sperimentazione del bilancio partecipativo, per la quale è stata avanzata una ipotesi di spesa, per il 2013, compresa fra 75.000-100.000 euro. Si tratta, perciò, di un vero e proprio intervento diretto e concreto dei cittadini nelle politiche pubbliche, che a questo punto diventa non solo possibile ma doveroso.

Il percorso si articolerà in diverse fasi che prevedono: momenti di informazione in cui i cittadini avranno modo di farsi un’idea chiara di che cos’è il bilancio partecipativo e sciogliere dubbi e perplessità; la consultazione, nella quale i cittadini saranno chiamati a discutere e confrontarsi al fine di elaborare una propria idea progettuale; l’analisi di fattibilità delle singole proposte a cura dei tecnici comunali; il voto per individuare i progetti più “popolari”; l’attuazione degli interventi selezionati.

“Si spera fortemente che quello che oggi si sperimenta come iniziativa ai più sconosciuta - dicono i promotori - diventi buona pratica di ogni amministrazione e riporti i cittadini alla vita pubblica e al confronto senza il quale nessuna crescita, né economica né etica, è possibile”.

 

L’Amministrazione Comunale di Troia

Il Comitato Promotore del ‘Bilancio Partecipativo 2013’

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