IN RICORDO DI DON ENZO AQUILINO
Luglio 2012 |
Zio don Enzo: il vecchio saggio
Pochi giorni fa, il 9 Luglio 2012, si è spento Don Enzo Aquilino, il vecchio saggio. Così amavo definirlo mio zio. Lo hanno ritrovato il giorno dopo riverso sul pavimento nell’intento di preparare quella che sarebbe stata la sua “ultima cena”.
Con amarezza e commozione, l’ho rivisto nella bara con il volto che celava un velo di tristezza, che da un po’ di tempo si portava dietro.
Certamente la morte di nonna Welia (sua sorella) inseparabile sostegno di una vita passata fianco a fianco, gli aveva fatto saggiare il peso della solitudine, amplificata da quella già conosciuta di chi ormai all’età di quasi novant’anni, diviene inesistente agli occhi di un Paese “Troja” che ha sempre difeso ed elogiato oltre che impegnatosi sempre nel farlo conoscere ed apprezzare fuori dal suo confine.
Io che ho vissuto la mia infanzia a Troja (sin dalla tenera età di un anno) e che venivo chiamato “il nipote di Don Enzo” più che col mio vero nome, ho assistito alla dipartita di nonna e zio, orgogliosi di essere Trojani, nel silenzio di chi risulta un perfetto sconosciuto.
Per Lui neanche le campane lo hanno accompagnato nel suo ultimo giorno. Ma cosa è successo in questi vent’anni che ho lasciato il mio paese per seguire il mio destino?
Come si dice:”brutta la vecchiaia!”, nonna era stata ormai dimenticata solo perché sofferente in un letto da troppi anni e zio Enzo che ormai aveva un po’ “perso i colpi”, se non fosse stato per gli sforzi di mamma e papà e di un piccolissimo numero di splendidi Trojani, questi due paesani sarebbero scomparsi nel nulla in via Municipio 3.
Spero che qualcuno si ricordi di zio Enzo: per i suoi insegnamenti, di cui hanno giovato molti giovani Trojani, che lo hanno sempre circondato; per la sua umiltà e la sua generosità di cui in più occasioni qualcuno ha saputo approfittare; per il suo umorismo; per la sua profonda cultura, che spesso lo metteva in imbarazzo con le realtà che viveva, ma che per etica e rispetto al voto fatto, non faceva mai trapelare e non per ultimo, per aver portato l’Università a Troja.
Ringrazio quanti hanno onorato il suo funerale, Don Michele Coppolella che è venuto a salutarci e sostenerci, Don Mario Maitilasso, Don Vittorio e Padre Guido Grilli, Don Luciano Verrilli che hanno pregato per Lui. Ringrazio il Vescovo Cornacchia, che non ha mai mancato di affetto ed attenzioni per zio Enzo e nonna Welia, e in questa circostanza pur essendo lontano fisicamente non ci ha fatto sentire la sua assenza.
Ma soprattutto ringrazio Don Paolo Paolella che oltre a vestirlo con i suoi paramenti, da vero amico, non si è limitato al rituale dettato dall’etichetta e lo ha accompagnato e ha pregato per Lui con affetto fino a quando la porta di marmo è stata chiusa.
Ciao zio Enzo, grazie per essermi stato oltre che zio anche padre, formatore e guida spirituale.
Il Signore ti benedica, abbia misericordia di Te, ti mostri il suo volto e ti dia pace…..
tuo Michele
< Prec. | Succ. > |
---|
Sponsor