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Pietramontecorvino, il futuro della ‘Sedia del diavolo’

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Ottobre 2012
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Giornata di studi sull’importante sito archeologico di Montecorvino e la sua torre
Tavola rotonda con Giuliano Volpe, Italo Montuoni, Luigi La Rocca e Saverio Russo

Lo stato attuale e il futuro della ‘Sedia del diavolo’, la torre che domina il sito archeologico di Montecorvino, saranno al centro di un importante giornata di studi che si terrà nel Palazzo Ducale di Pietramontecorvino, il 14 ottobre, alle ore 18. Interverranno, tra gli altri, Maria Luisa Marchi, del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università di Foggia; Italo Montuoni, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia; Pasquale Favia e Roberta Giuliani, che hanno coordinato le ultime campagne di scavi nell’area archeologica e Mauro Rubini della Soprintendenza Archeologica del Lazio. Alla tavola rotonda sulle prospettive e la valorizzazione del sito di Montecorvino, inoltre, prenderanno parte: Luigi La Rocca, Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia; Giuliano Volpe, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia; Saverio Russo, Direttore del Dipartimento Studi Umanistici dell’ateneo foggiano e Marialuisa D’Ippolito del FAI Foggia. Sull’area di Montecorvino, dove sorgono l’antica torre e i resti della cattedrale che fu dimora di Sant’Alberto, solo recentemente è stato posto il vincolo archeologico.

Già la sesta campagna di scavi, svolta lo scorso anno sotto l’egida del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia, ha portato alla luce una seconda torretta castrense con cisterna, una piccola chiesa signorile, delle torri che fiancheggiavano l’ingresso dell’antica cattedrale, nuovi ambienti episcopali e diverse sepolture e fosse granarie. Le campagne svolte finora stanno ricostruendo, accanto agli imponenti resti della torre castrale (la cosiddetta “sedia del diavolo”), l’intera planimetria della cattedrale e del castello che dominava un insediamento di età bizantina (inizi XI secolo) con funzione di castrum e di importante sede vescovile. Sono numerosissimi i reperti mobili ritrovati: dai blocchi decorati della cattedrale a intonaci dipinti, maioliche, vetri decorati, anelli, monete bronzee, punte di frecce, attrezzi da lavoro. Nel sito archeologico di Montecorvino sono riemerse le tracce evidenti di una lunga cinta muraria a difesa dell’antico insediamento medievale. L’area, posta su un rilievo ubicato al centro del triangolo descritto dagli skyline di tre paesi (Pietramontecorvino, Volturino e Motta Montecorvino), è caratterizzata dalla maestosa presenza della cosiddetta ‘Sedia del diavolo’, la torre alta 24 metri che poggia su una base quadrangolare di 120 metri quadrati. La costruzione, dopo diversi crolli subiti negli ultimi decenni, si presenta divisa e aperta in senso longitudinale. Tutti gli ultimi ritrovamenti indicano che la Torre è solo uno degli elementi di un vero e proprio castello. Il ritrovamento di alcuni pregevoli manufatti di ceramica invetriata, per la particolare fattura di raffigurazioni e colori, è la prova della ricchezza e della vitalità del castrum di Montecorvino.

 

 

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