Pasquale D’Andrea (Giovani Udc): “i prodotti della nostra terra sono venduti sottocosto”
Novembre 2012 |
L’Agricoltura un settore in crisi che ha bisogno di proposte
Il settore primario è stato da sempre alla base dell'economia Italiana, alternando ottimi periodi ad altri meno felici, e oggi, in piena crisi globale, è uno dei settori più in difficoltà. Tutto ciò deriva dalla situazione economica, su cui ormai è inutile soffermarsi. Ma non è solo essa ad aver portato alla chiusura di innumerevoli aziende nel meridione dove l'agricoltura occupava la maggior parte dei cittadini: uno dei dati più allarmanti e che ad oggi l’età media di un agricoltore si aggira sui 60 anni.
Questo lavoro non attira più i giovani, e chi invece ha deciso di fare questo nella vita è solo una mosca bianca, sola e abbandonata a se stessa dalle istituzioni, che invece di favorirla per la scelta fatta, la tassano e rendono il tutto ancora più complicato.
Entrando nello specifico, i prodotti della nostra terra sono venduti sottocosto e malgrado siano qualitativamente eccellenti, la concorrenza estera ha la meglio offrendo prodotti di qualità inferiore e ad un prezzo ancora più basso. Tutto questo, di conseguenza, porta un abbassamento sostanziale dei costi di produzione, mettendo in crisi il settore e in difficoltà chi se ne occupa.
Con il tempo si aggiungono anche i mutamenti climatici che stanno prospettando uno scenario disastroso: la siccità, le continue alluvioni, lo scioglimento dei ghiacciai, il cambiamento della durata delle stagioni, la desertificazione, contribuiscono a diminuire il terreno coltivabile.
A questi ultimi eventi aggiungiamo la cementificazione incontrollata e l’ormai avvento delle nuove forme di energie: l’eolico, i pannelli solari, le biomasse che sicuramente possono portare beneficio di reddito per le aziende e di auto sostentamento energetico, ma se realizzate, senza un adeguata programmazione, possono essere deleterie per il territorio e soprattutto per l’agricoltura nazionale. Se pensiamo al dato statistico di aumento della popolazione, dove nel 2025 si prevedono ben circa 10 miliardi di persone, si dovrà cercare di produrre prodotti di qualità in pochi ettari e in quantità necessarie a soddisfare gli ingenti bisogni della popolazione che si verrà a creare. Questa sarà la sfida per gli imprenditori agricoli del futuro. Comunque credo che bisognerà trattare singolarmente le varie problematiche di questo settore e approfitto per invitare i giovani desiderosi ad informarsi per a loro volta informare chi ancora non è a conoscenza di queste problematiche. Proporrò con l’aiuto di chi vorrà collaborare con me, delle proposte per arrivare alla risoluzione dei problemi, e inoltre mi impegnerò nell’organizzazione di alcuni incontri con esperti del settore. Vi aspetto.
Pasquale Pio D’Andrea
Presidente Giovani Udc Troia
C.S.
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