CONSORZIO DI BONIFICA DI CAPITANATA
Novembre 2012 |
LA IRRESPONSABILITA’ DI CONFAGRICOLTURA, CIA E COPAGRI FA SALTARE L’APPROVAZIONE DEL PIANO DI RILANCIO.
“E’ molto grave che Organizzazioni che coamministrano attraverso loro rappresentanti il Consorzio di Bonifica di Capitanata e che avevano commissionato il Piano industriale 2012/2015 di rilancio del Consorzio al prof. Nunzio Angiola, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università di Foggia, dopo ben 5 mesi dalla sua presentazione agli Organi Amministrativi, possano trovare pretesti e cavilli per non approvare il Piano stesso, dopo aver dato peraltro il loro assenso alla convocazione del Consiglio che avrebbe dovuto provvedere alla sua approvazione”
E’ quanto riferisce il Presidente di Coldiretti Pietro Salcuni dopo che ieri sera, il Consiglio dei delegati del Consorzio aveva bocciato con 42 voti contro 36 (35 erano i Consiglieri di Coldiretti presenti) il Piano Industriale 2012/2015 che avrebbe dovuto individuare e mettere in atto le “vie” possibili per il risanamento ed il rilancio nei prossimi anni del Consorzio di bonifica più grande d’ Europa
Se ci fossero state delle riserve sui contenuti del Piano, fa rilevare Salcuni, c’era stato tutto il tempo per poterne discutere con la massima serenità e disponibilità; non è possibile che a 48 ore dal Consiglio che avrebbe dovuto approvare il Piano le tre Organizzazioni, in maniera appunto pretestuosa e capziosa, mi abbiano fatto pervenire le loro osservazioni il cui eventuale accoglimento avrebbe messo in discussione tutta l’impalcatura del Piano stesso di cui, peraltro, il Consorzio aveva già recepito informalmente alcune indicazioni che avevano già prodotto risparmi consistenti ed importanti ottimizzazioni di alcuni processi.
“Questa irresponsabilità – prosegue Salcuni – ha trovato fondamento nell’unico obiettivo di queste Organizzazioni: screditare me stesso e l’Organizzazione che rappresento, reputando irrilevanti i danni che da un atteggiamento del genere possono derivare al Consorzio stesso ed a tutti i suoi Consorziati.
C’è evidentemente qualcuno che soffre della sindrome della scarsa visibilità ed ho la netta sensazione che a motivo di ciò si rischia di riprodurre all’interno del Consorzio la favola del pifferaio magico, che si porta nel burrone tutti coloro che lo seguono”.
“I nostri Consiglieri hanno invece votato compatti per la approvazione del Piano, dimostrando grande senso di responsabilità verso l’Ente ed i suoi consorziati e, soprattutto, smentendo le voci di attriti interni alla Coldiretti, fatti circolare ad arte su alcuni giornali locali pochi giorni prima del Consiglio”.
“A questo punto - conclude Salcuni – ognuno dovrà assumersi di fronte ai Consorziati le proprie responsabilità. Da parte nostra riuniremo nei prossimi giorni gli Organi della Federazione per decidere quale potrà e dovrà essere nel prossimo futuro il nostro ruolo nella amministrazione del Consorzio. Di certo faremo tutto quanto è nelle nostre facoltà per evitare che la irresponsabilità di pochi, possa determinare il male dei tanti consorziati che vedono nella struttura consortile uno strumento indispensabile per la tutela del territorio e, soprattutto, per la erogazione di uno strumento importantissimo della produzione qual è l’acqua per la irrigazione.
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