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In un'indagine condotta dalla Confcommercio emerge come a pochi giorni dalle festività 7 italiani su 10 ritengono che il Natale risentirà fortemente della grave crisi economica in atto. Le feste si aprono dunque all’insegna di un clima di scarsa fiducia, che contribuisce ad innalzare la percentuale di quanti dichiarano la propria intenzione di non effettuare acquisti per i regali. Nonostante ciò resta, comunque alta la percentuale di coloro che non intendono rinunciarci.

Non cambia il profilo dei destinatari dei regali, che restano soprattutto i familiari: il coniuge, i figli, ecc. ecc., e “altri”soggetti, ossia persone con le quali si intrattengono rapporti di lavoro e non .

È’ evidente che in una fase economica complessa, in cui le famiglie stanno cercando di risparmiare, alle spese incomprimibili e agli oneri derivanti dai tributi, le modalità di spesa sono oltremodo limitate. Ma ritengo che gli italiani, in genere, sono portati a lasciarsi prendere da un certo ottimismo e dalla voglia di partecipare alla festa ognuno secondo le proprie potenzialità.

Sarà, comunque un Natale all’insegna della sobrietà e credo che i consumatori non rinunceranno agli acquisti natalizi. Vorrei fare un appello ai consumatori perché almeno quest’anno chi compra scelga prodotti italiani, ai miei compaesani dico comprate prodotti autoctoni (troiani), che non hanno niente da invidiare alle varie marche pubblicizzate da tutti i mass media visto che abbiamo un grande bisogno di rimettere in moto la nostra economia.