I Gialloverdi irrefrenabili: 3 a 1 al Marvin Foggia
In città ora si parla di play off: sognare non costa nulla
Accantonato il derby con l’Orsara, gara rinviata tre volte, il Troia si trova a dover affrontare la terz’ultima della classe: la Marvin Foggia. La gara non dovrebbe presentare troppi problemi per la compagine gialloverde già vittoriosa all’andata per 2 – 0 con reti di Capuano e Serano; tuttavia, sin dalle prime battute, si capisce che i foggiani non sono venuti a Troia per visitare la Cattedrale.
I ragazzi di mister D’Angelo partono bene, ma non riescono a concretizzare le occasioni che si presentano. D’altro canto la Marvin cerca di sfruttare gli spazi lasciati dai troiani ripartendo in contropiede, senza essere mai veramente pericolosa. Dopo alcuni tentativi fermati, ora dall’arbitro, ora dai recuperi della difesa foggiana, il Troia passa. È Lo Muzio a farsi servire un pallone sulla destra e giunto quasi sulla linea di fondo, crossa al centro per Barisciani che in mezza rovesciata al volo scaglia un pallone imprendibile, sulla sinistra del portiere La Luna. È il meritato vantaggio che premia la supremazia territoriale dei gialloverdi. Paradossalmente il Troia sembra tirare i remi in barca. Qualche errore di troppo porta al gol di Vincitorio, bravo ad effettuare un pallonetto dalla trequarti, a Padalino, che si era portato al limite dell’area. Il Troia sembra accusare il colpo e ci mette un po’ per riprendersi. Il primo tempo termina con un pareggio bugiardo, per quel che si è visto, ma, come si sa: gli errori si pagano e quindi un buon thé caldo, può aiutare a riordinare le idee e ripartire a testa bassa.
Il secondo tempo riprende con i gialloverdi all’attacco: Barisciani parte dalla trequarti entra in area, tenta il sombrero nei confronti di un difensore che tocca con le mani. Per l’arbitro è rigore. Come sempre è mister D’Angelo a presentarsi sul dischetto fra le proteste dei giocatori foggiani. Il nostro rigorista, cecchino praticamente infallibile dagli undici metri, questa volta fa cilecca e si fa parare il tiro. La partita sembra stregata e ancora una volta non riusciamo a passare in vantaggio. Comunque la schiacciante supremazia dei nostri fa ben sperare e il gol è nell’aria. Riusciamo a testa bassa ad attaccare e ad ottenere un ennesimo calcio d’angolo. Sulla battuta giunge da dietro Potito che colpisce di testa e mette in rete, ma il portiere, come il Buffon di ieri sera, riesce a cacciare la sfera dalla porta e ad ingannare l’arbitro. C’è poco spazio per le proteste, perché la Marvin si butta velocemente in contropiede. Per nostra fortuna i nostri difensori riescono a recuperare, però bisogna tenere gli occhi aperti: non possiamo rischiare di prendere un gol che suonerebbe come una beffa, dopo l’enorme mole di gioco espressa.
Ancora Barisciani, su capovolgimento di fronte, parte in contropiede e tira: palo!! La maledizione continua. Poi, come d’incanto tutto cambia: al 28° ennesimo contropiede di Barisciano che questa volta non sbaglia. Si tira un sospiro di sollievo e da qui in poi, la Marvin sparisce. Il terzo contropiede è a dir poco micidiale e Barisciani, lanciato a rete, non sbaglia. Tripletta per lui e gara in frigo.
Dopo quattro minuti di recupero la partita termina e finalmente possiamo affacciarci dall’altra parte della classifica: Orsara superato e zona Play off più vicina; ma non facciamo programmi: l’obiettivo è, e rimane la salvezza e piano piano ci stiamo avvicinando. Domenica prossima arriva il Margherita Terme, squadra certamente alla nostra portata: è un’occasione da non perdere e da cogliere al volo. Un’ulteriore vittoria, oltre che per il morale, sarebbe come la cosiddetta linfa vitale che alimenterebbe le speranze e infonderebbe grande fiducia a tutto l’ambiente e allora forza ragazzi, continuiamo così e crediamoci: il resto verrà da solo. Risultati e classifche con commenti su www.gstroia.it.gg
G.S. TROIA
Padalino, d’Amato, Cavaliere, Potito, De Lorenzis, Lo Muzio; Barisciano, D’Andrea, Capuano, D’Angelo, Marino. A disposizione: Festa, Lombardi, Coccia, De Meo, Cericola, Curci, Catalano.
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