Deceduto l’ultracentenario Pasqualino Aquilino
News - Maggio 2016 |
È mancato lunedì 30 maggio
Le esequie si svolgeranno il 1° giugno nella Concattedrale di Troia muovendo da via D’Agnessa alle ore 10:00. Poche settimane fa, affettuosamente circondato dai figli Antonietta, Giuseppe e Lina, dai parenti, dal suo parroco don Pio Zuppa e dal Sindaco Leonardo Cavalieri, Pasqualino Aquilino aveva festeggiato il suo 105° genetliaco. Nato a Troia il 16 aprile 1911, può veramente dire di averle viste di tutti i colori: a settembre del ’33 militare di leva nell’Egeo, a Rodi; richiamato alle armi nell’aprile del 1935 e fino al 6 febbraio del 1936 partecipa alla guerra di Etiopia, Paese nel quale, fino al 1938, rimane a lavorare come magazziniere nella ditta italiana ‘Anonima Strada’. Tornato in Italia, nel maggio 1940, richiamato alle armi per la Seconda Guerra Mondiale, viene destinato al fronte greco-albanese nel 14° reggimento di fanteria; l’8 settembre del ’43, ad Atene, viene fatto prigioniero dai tedeschi, perché si rifiuta di collaborare, e portato in Germania nel campo Alket, distretto di Spandau a est di Berlino (avendo tentato di rubare qualche patata, a causa della fame, subisce una doccia fredda che gli procura una grave polmonite, dalla quale guarirà con ,tante difficoltà); ad aprile del 1945 viene liberato dai russi e resta in Germania a lavorare in fabbrica fino al mese di settembre dello stesso anno; successivamente viene trasferito in Austria, dove resta in quarantena, fino al suo ritorno in Italia, a Verona, e infine a Troia. Cantoniere per l’Amministrazione Provinciale di Foggia, viene eletto consigliere comunale (il più suffragato) nelle prime elezioni del 1946. Decorato per il conflitto di Etiopia e con due croci di guerra per l’internamento in Germania, è stato recentemente insignito, nel gennaio del 2009, con la medaglia d’onore consegnata dal Prefetto di Foggia. Nel giugno del 2011, Pasqualino, con alto senso civico, si recò al seggio per votare i referendum, tra i quali quello per la liberalizzazione dell’acqua. Dopo aver espletato il diritto di voto fece una breve dichiarazione ai presenti, ribadendo la sua gioia per aver potuto dare ancora una volta il suo contributo elettorale e affermando, tra l’altro, che era venuto lì per compiere il suo dovere di cittadino non per lui ma per i figli, per i nipoti e per le generazioni future. La redazione tutta di Aria di Troia si unisce al dolore dei figli, dei parenti e di quanti gli hanno voluto bene, in particolare, al pronipote Piergiorgio Aquilino, nostro redattore.
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