Troia, Umberto Berardi tra i migliori scienziati italiani
News - Ottobre 2016 |
Umberto Berardi orgoglio di Troia
Nato a Troia (FG) è uno dei finalisti del Franco Strazzabosco Award for Engineers degli ISSNAF Award 2016. A soli 32 anni, è attualmente professore associato alla Ryerson University di Toronto Il meglio della ricerca italiana che si è affermata all’estero incontra il futuro polo di eccellenza Human Technopole. È il patto che, scavalcando l’Oceano Atlantico, si stringerà in occasione dell’evento annuale di ISSNAF (Italian Scientists and Scholars of North America Foundation), ospitato anche quest’anno, il 17 e 18 ottobre, dall’Ambasciata italiana a Washington, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La fondazione ISSNAF premierà i 5 giovani scienziati italiani – scelti fra 15 finalisti – che si sono distinti nei centri di ricerca e nelle università degli Stati Uniti e del Canada lavorando su leucemie, bioscienze e scienze cognitive, ingegneria, matematica e fisica, scienze ambientali, astrofisica e chimica. Inoltre il dantista Giuseppe Mazzotta, Sterling Professor alla Yale University, sarà omaggiato con il prestigioso ISSNAF Life Achievement Award. Tra i cinque giovani scienziati italiani spicca il nome di Umberto Berardi, giovane pugliese, originario di Troia. La sua ricerca è orientata a rendere gli edifici termicamente isolati e in grado di essere vivibili in “regime passivo”, senza aver quindi sempre in funzione macchine (per riscaldare o raffreddare). Una sfida di edilizia a basso impatto ambientale ma non solo, qualcosa di più: il passaggio dalla sostenibilità a quello della resilienza. Sfide che Umberto Berardi, 32 anni, cerca di vincere ogni giorno. Nato a Troia, nel Foggiano, è uno dei finalisti del Franco Strazzabosco Award for Engineers degli ISSNAF Award 2016. Berardi è attualmente professore associato alla Ryerson University di Toronto. Ma la sua esperienza in Canada è iniziata prima, nell’ateneo WPI nel Massachussetts. Prima c’era stata una laurea in Ingegneria Edile-Architettura al Politecnico di Bari, un master a Southampton (in Inghilterra), un dottorato a metà fra Torino e Bari. Tutte esperienze che lo hanno accompagnato prima del salto verso Boston e infine Toronto: un’avventura cominciata cinque anni fa. L'innovazione che passa per la scienza, “Innovation through science”: sarà questo il titolo e filo conduttore delle due giornate, fitte di interventi con panel e dibattiti fra esponenti di primo piano del mondo della scienza e del mondo dell’impresa. "Nella scienza i confini non hanno futuro, e le reti di collaborazione, di cui ISSNAF è un esempio, sono infrastrutture immateriali che sempre più rappresentano un valore aggiunto", ha spiegato il presidente della fondazione Vito M. Campese.
< Prec. | Succ. > |
---|
Sponsor