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Il mese di settembre coincide con la Festa Patronale Delicetana in onore di Maria SS. dell’Olmitello organizzata, come di consuetudine, dal Comune di Deliceto in collaborazione con le Associazioni e le Parrocchie locali.

Il programma organizzato dal 21 al 25 settembre, nel quale non possiamo non notare, con una certa amarezza e sorpresa, l’assenza della Fiaccolata dei giovani diciottenni, è anche quest’anno ricco di appuntamenti: dai tradizionali momenti religiosi a cui parteciperà anche l’Arcivescovo di Foggia e Bovino  S.E. Mons. Francesco Pio TAMBURRINO; a quelli più profani, come il consueto appuntamento di Suono Vivo Musica-Cultura, la Rievocazione Storica e la novità della prima edizione di una Manifestazione Folk che chiuderà al meglio le festività.

Ma partiamo con ordine.

Ad aprire “le danze”, mercoledì 21 settembre, sarà l’Associazione Turistica Pro-Loco Deliceto, che darà vita alla 28° edizione della Rievocazione Storica, tradizionale appuntamento estivo spostata da qualche anno a ridosso della Festa Patronale. Il corteo, composto da centinaia di figuranti in costumi del fine quattrocento e cavalli bardati,

con la partecipazione del gruppo Sbandieratori “I Federiciani” di Lucera e il gruppo Trombonieri “I Brancaleone” di Barletta, attraverserà le principali vie del paese, per poi raggiungere il Castello Normanno Angioino, dove si terrà la cerimonia di insediamento del primo Marchese e vari spettacoli. Il valore aggiunto di quest’anno sarà una interessantissima “Farsa Medioevale” realizzata dall’Associazione Teatrale Tanino dal titolo “Mamma, lo tiempo e’ venuto”, uno spettacolo teatrale  in costume tratto da due testi originali dell'epoca con la regia di Mattia Iossa.

Giovedì 22 ritorna alla sua data di origine la Cavalcata Storica a cura dell’Ekoclub International , con relativo corteo folkloristico del Gruppo Skaria e della Pro-Loco, quest’ultima inscenerà un particolare corteo dal titolo “Anno di grazie 1848” con la presenza del Re Borbone. Ad impreziosire la serata ci sarà invece “Scintille d’arte” mostra pittorica della nostra artista nazionale Lucia Stefanetti (che si protrarrà anche il 23) e “L’assalto al Castello”, lo straordinario Spettacolo Pirotecnico.

Il 22 e 23 settembre ci sarà anche la V edizione di “Suono Vivo – Musica e Cultura” evento ideato e realizzato dall’Associzione Artilineare del dott. Nicola Spiezio che, sulla scia di un percorso intrapreso sin dal 2007, intende creare da questa edizione, una sezione di dell’evento denominata “Suono Vivo Band” dedicata specificamente ai complessi bandistici di tutto il Mondo (vedi box).

La prima data, giovedì 22, oltre ad un gemellaggio nella di bande provenienti da tre Comuni diversi, con un concerto itinerante per le vie del paese, ci sarà anche una performance di un complesso bandistico sui generis, una Marching Funk Band.

Mentre venerdì 23, ci sarà invece il cosiddetto “cantante”, ossia “Enzo Avitabile e i bottari” un artista di fama internazionale con l’accompagnamento di circa 15 artisti per una serata di musica e di cultura (vedi box).

Infine sabato 24 ci sarà la prima edizione del “Attraverso le terre” Manifestazione Internazionale di Musica Folk, arte e cultura della Transumanza organizzato dal Centro Tannoja in collaborazione con Gruppo SKARIA e l’Ass. Artilineare presso il Castello Normanno-Svevo. L’evento vuole tramandare ai giovani la cultura del Mondo Transumante, mondo che ha ispirato nei secoli le diverse forme della cultura. La transumanza, ha interessato diverse aree del Pianeta e proprio da questa consapevolezza che nasceranno delle sinergie internazionali volte ad un interscambio culturale e artistico attraverso la musica, ed è per questo che il finale spettacolo musicale sarà itinerante, per un contatto diretto col pubblico dei circa 200 artisti che giungeranno a Deliceto.

Sempre collegato al 23 vi sarà invece la “Festa della Transumanza”, organizzato dalle stesse associazioni questa volta però presso la Consolazione, rientrante nel progetto “Echi di Transumanza - Terre e Uomini dei Monti Dauni” realizzato da diversi comuni del subappennino.

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