Viva Santa Claus un gruppo musicale tutto particolare
News - Ottobre 2011 |
31 minuti, tanto basta a babbo natale per distribuire i suoi regali. E a noi sta bene così. Che sorpresa gradita questo dischetto! Diretto, breve ma completo.
Dopo l’EP Stupid White Man del 2009, il gruppo mostra la sua maturità avvenuta con questo Mutandina Sexy Duck, 11 pezzi variegati a cavallo di punk, noise e grunge, “tutto condito da uno spirito totalmente amarcord anni ‘90”, per usare le loro parole, senza una voce accreditata, senza basso e senza che se ne senta la mancanza, perché i toni bassi sono mantenuti egregiamente, il lavoro di arrangiamento è accurato, l’esperienza c’è e si sente, ma non per questo si tratta di un lavoro di mestiere, anzi, la grinta è genuina e si percepisce. Una produzione ottima, corposa, fa il resto.
Il disco scivola via che è una bellezza, partiture di batteria dinamiche e alcuni estemporanei salti oltre il seminato, come Stai Zitto! e Curcuma, interloquiscono con grande scioltezza con le sfuriate hard sparse in ogni dove e con la libertà espressiva sancita in testi elaborati sull’incesto di italiano, inglese e calabrese!
L’apertura è poderosa, con un trittico esemplare: Johnny Cash è meglio di me, deragliante, ti porta a cavalcioni di un toro fra i cori “maremmani” di Serena, per dovere di cronaca devo dire che è ufficialmente la colonna sonora dei miei ultimi mesi; direte: e a noi che frega? Questo non lo so, tanto meno mi interessa. Rigmarole è l’immediatezza di una melodia che ti si conficca presto in testa e avrebbe il carattere di un possibile singolo da classifica, se indulgesse maggiormente nella sua durata, ma, come si sarà capito, il minutaggio delle canzoni è basso, per qualcuno potrà essere un pregio, per altri un difetto, noi diciamo che la contesa si chiude nel valore di un’opera che, come succede poche volte, mantiene la stessa tensione dall’inizio alla fine, quindi si fa ascoltare con grande facilità nella sua interezza. Infine, Yellow Duck: perfetta. Perfetta sintesi della loro proposta musicale, avvolgente e con un finale travolgente in cui si scaricano, rapiti, tamburi e corde elettrificate.
La matrice ironica non è mai da sottovalutare, perché le incursioni in territori musicali apparentemente estranei, hanno il sapore di un rovesciamento dei termini classici. Se chiedete loro il perché del nome del gruppo, vi sarà detto: “Perché è talmente stupido che te lo ricordi. E te le dico una volta sola!”.
I VIVA SANTA CLAUS sono :
Luca Cartolano (chitarra & voce)
Serena “Jejè” Pedullà (chitarra & voce)
Giuseppe “Piastri” Nicotera (batteria & voce)
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