L'attore troiano Leonardo Maddalena nel cast di Serena Dandini
News - Gennaio 2012 |
L'attore troiano Leonardo Maddalena farà parte del cast di Serena Dandini. Leonardo farà parte del gruppo "I Serissimi". Inviatiamo i lettori a guardare la trsmissione della Dandini per applaudire il nostro grande giovane e avvenente attore Leonardo Maddalena.
La conduttrice presenta "The show must go off", il programmadi La7 con cui torna in tv dopo il divorzio dalla Rai. "Alla tv di Stato è rimasto un solo cavallo vincente, quello fuori da viale Mazzini". Con lei Vergassola, Elio e le Storie tese, Marcorè, Paiella, Paola Minaccioni, Lillo&Greg, forse Corrado Guzzanti. Il debutto il 14 gennaio in prima serata. "Siamo pronti, abbiamo pure i bambini canterini..."
Il divano è su base volontaria, sarà il pubblico a casa a donarne uno diverso ogni settimana. La tonalità dominante dello studio è l'arancione. Poche differenze nei dettagli e una fondamentale, cioè che tutto il gruppo adesso va in onda extra moenia, su La7 e non più in Rai. Appuntamento sabato 14 gennaio in prima serata con The show must go off, il programma che segna il ritorno in tv di Serena Dandini e del suo staff, in diretta dal Teatro 8 degli Studios ex De Paolis di Roma. Una sfida, spiega il direttore di La7 (ed ex direttore di RaiTre) Paolo Ruffini, con "un gruppo di lavoro che ha fatto la migliore tv degli ultimi vent'anni" e si ritrova compatto "su una rete diversa con un programma diverso che vuole essere un'alternativa al sabato sera della tv". Perché La7, aggiunge il produttore dello sho Domenico Procacci di Fandango, "è uno dei pochi posti dove si può parlare di qualità, dove si può cambiare uno stato delle cose che invece, a quanto sembra, molti vogliono mantenere cristallizzato".
Al comando con Dandini c'è un Dario Vergassola in gran forma (nel corso della conferenza stampa è lui che passa il microfono di cronista in cronista e li prende per i fondelli), Elio e le Storie tese (ai quali tocca anche la parte musicale, con ospiti italiani e internazionali), il capitolo satira è affidato a Max Paiella, Federica Cifola, Paola Minaccioni con i contributi di Diego Bianchi-Zoro, Ascanio Celestini e Andrea Rivera, Lillo e Greg e la partecipazione di Neri Marcorè.
"Grande gioia ed emozione - dice Dandini - per il fatto che il gruppo è rimasto compatto e ha resistito alle perturbazioni", anche se "in verità, chiuso con la Rai - aggiunge Vergassola - io volevo aprire un bed&breakfast alle Cinque Terre poi ho visto le ballerine e ho deciso di restare". Perché in effetti c'è il corpo di ballo, tutti ragazzi giovani "che, incredibile - spiega Dandini - sanno ballare davvero", e per reggere di fronte alla concorrenza di Ballando con le stelle su RaiUno "noi - si inserisce Elio - ci produrremo in rumbe, sambe, bachate e altri ballabili". Né mancheranno i ragazzini canterini, in uno spazio dedicato dal titolo "Canta, bambino, canta".
Di Rai si parla poco, "per cambiarla servirebbe quello che ci vorrebbe per cambiare l'Italia intera - dice Dandini - un po' di meritocrazia", e quanto alla fuga di cavalli vincenti "l'unico cavallo che è rimasto - commenta ancora la conduttrice - è quello fuori dall'ingresso di viale Mazzini", poi però arriva un videomessaggio del direttore generale della tv di Stato, Lorenza Lei, però la faccia è quella di Marco Baldini e la voce è quella di Fiorello in uno dei loro - questo sì - cavalli di battaglia, "che cosa ci facciamo su La7? Sarà mica il programma della vecchia? Voi non sapete chi vi siete messi in casa, la regina del sesso. Per questo l'ho cacciata. Se quel divano potesse parlare... Lo sapevano tutti che cosa facevano, lei e Ruotolo, e pure Ruffini: le orge".
Squadra rodata, facce conosciute ma dell'effetto "mausoleo di Lenin" Dandini non ha paura, "magari - dice - sapete quanta gente va a fare il biglietto per visitarlo?". Né c'è preoccupazione sul fronte della satira perché morta una "vittima" (Silvio Berlusconi) se ne fa un'altra, "non ce la facevamo più a fare battute sui tacchi rialzati, il bunga bunga, la bandana - continua Dandini - abbiamo sfruttato lo stesso repertorio per vent'anni, ora è arrivata nuova linfa". Ne è prova una clip mostrata durante la conferenza stampa, titolo "I serissimi", il riferimento è al governo dei professori, due uomini e due donne in abiti grigi, uno è "un economista trotzkista prestato ai poteri forti", "dopo vent'anni di nani e ballerine questa è l'Italia dei cervelli in fuga che a volte ritornano", "i tecnici dei tecnici, un movimento che nasce dall'alto e si fa una pippa di tutti gli altri", "abbiamo rinunciato a stipendi miliardari per essere qui e adesso voi vi lamentate per due punti in più di Iva, razza di morti di fame che non siete altro...".
Linfa nuova e nuove facce, attori giovani come il protagonista di "Candele", altra clip anticipata ai cronisti, in cui un ragazzo emaciato e in canottiera parla davanti a cinque candele accese, una per ogni frase che non vorrebbe più sentirsi rivolgere e che riguardano tutte i luoghi comuni sul mestiere d'attore. O l'altro filmato, esilarante, in cui un ragazzo (in un dialetto fra il siciliano, Cielo d'Alcamo e Brancaleone da Norcia) prega affiché i genitori muoiano "fra atroci dolori" mentre a tavola madre e padre lo informano che sarà lui la vittima di un sacrificio umano per sanare una cartella esattoriale di una multa presa tempo addietro da "nonnammerda", "se per te va bene, figghio, pensavamo di mandare alla Gerit come anticipo una busta di sangue tuo...".
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