Intervista a Marisa Donnini -Candidata alla carica di Consigliere nella Lista Civica "Tredanari"
News - Maggio 2014 |
COMUNICATO STAMPA DELLA LISTA CIVICA TREDANARI
a cura di Giucar Marcone
I nostri affezionati lettori ben conoscono il nostro direttore responsabile, Marisa Donnini, per i suoi incisivi articoli sui problemi che assillano questa nostra comunità, per la sua indubbia capacità di focalizzare ed approfondire argomenti sociali di grande rilevanza, per i contributi che sa offrire con lungimiranza per migliorare il futuro della nostra città.
Ora Marisa Donnini, sollecitata da amici e conoscenti ha accettato di candidarsi come consigliere comunale nella lista civica Tredanari, una scelta di campo oculata per far sentire anche la sua voce nell’affollato agone politico di queste amministrative, caratterizzate dalla presenza di tanti giovani.
Marisa Donnini, 37 anni, sposata e neo mamma di Manuel, come si sa, è direttore responsabile del nostro periodico Aria di Troia e del Preappennino. Ha svolto in passato attività giornalistica presso il quotidiano Il Mattino di Foggia e la free press Il Corriere del Sud e presso l’Ufficio di Piano del Comune di Troia. Laureata in Editoria, Media e Giornalismo, ha conseguito anche la laurea quadriennale in Sociologia. Ha conseguito la qualifica di Addetto alle relazioni commerciali con l’estero, lavorando successivamente presso il Comune di Modena nel Settore Ambiente per il Piano d’azione dell’ONU “Agenda 21”. Ha lavorato per cinque anni presso l’università degli Studi di Urbino come tutor d’aula e moderatrice delle lezioni. Rientrata a Troia nel 2006 ha contribuito alla nascita di Aria di Troia e dell’omonima associazione dopo aver collaborato con Orizzonte di Troia di Vincenzo De Santis.
A Marisa Donnini abbiamo posto alcune domande:
Che effetto fa essere in corsa per la prima volta quale candidata consigliere al Comune di Troia?
Questa mia candidatura è stata lungamente pensata e determinata dall’invito di Mario Tredanari a scendere in campo per mettere in atto il cambio generazionale amministrativo del quale il nostro Paese ha fortemente bisogno. Essere candidata in una lista composta da persone comuni, senza nessuna esperienza politica alle spalle, che rappresentano a pieno titolo la popolazione troiana e le varie categorie di lavoratori è un’esperienza senza precedenti. Colgo l’occasione per ringraziare chi mi ha dato questa possibilità e chi, come me, si è messo in discussione per un desiderio di rinnovamento e soprattutto di legalità.
Com’è nata questa idea?
L’idea nasce dalla pluriennale e proficua collaborazione con l’avv. Mario Tredanari e con gli altri redattori del giornale. Insieme ci siamo sempre confrontati sui problemi reali del Paese, scrivendo vari articoli in proposito e cercando di trovare soluzioni alternative e strutturali a favore della popolazione.
In quale settore della vita amministrativa troiana vorrebbe impegnarsi?
Sicuramente mi piacerebbe occuparmi di cultura e sviluppo del territorio a 360 gradi, in modo da creare, da un lato una vero e proprio progetto da cui far emergere talenti latenti o che non riescono ad esprimersi completamente sul territorio e dall’altro valorizzare il nostro Paese attraverso queste promesse e non solo, in modo tale da completare ciò che fin ad oggi io e i miei collaboratori del giornale stiamo realizzando: far uscire Troia dai suoi piccoli confini territoriali.
Cosa la rende orgogliosa di essere troiana?
Anche io, come tanti ragazzi, sono tornata a Troia per mettere qui radici, lasciando un potenziale passato lavorativo e andando incontro ad un futuro ignoto. Questo ritorno alle origini è stato dettato esclusivamente dall’amore per la mia terra e per la mia famiglia. Ho deciso di tornare perché anche io volevo essere parte di quella memoria storica troiana di cui tanto si parla e di cui sono orgogliosissima.
Che immagine vorrebbe per Troia nel prossimo futuro?
Vorrei un Paese pieno dei suoi giovani. Tanti sono i miei coetanei che non vedo da anni perché costretti ad emigrare lasciando con dispiacere la propria terra. Quindi vorrei un Paese più giovane ma soprattutto un Paese che…non tolga la speranza a nessuno!
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