“Fulmine”, storia di un ragazzo pugliese
News - Febbraio 2015 |
Il romanzo sarà presentato in compagnia dell’autore Lello Gurrado.
"Te ne devi andare di qua, Fulmine. Te ne devi andare. Questo è un posto senza futuro, abitato da gente che ha paura del cambiamento, che non fa niente per migliorare la sua condizione. Fai le valigie e vattene". "Me ne andrò, ma non scapperò per sempre." Chissà quante volte abbiamo ascoltato parole come queste, specie in questa terra. Fulmine Catalano è un ragazzo pugliese, uno dei tanti costretti ad andar via in cerca di fortuna ed il protagonista dell'ultimo romanzo di Lello Gurrado: "Fulmine" (edizioni Marcos y Marcos). Fulmine però non è un rassegnato. Al contrario è un piccolo eroe dei nostri tempi, un ragazzo coraggioso che si batte contro l'ipocrisia, il razzismo e le discriminazioni e non aveva paura di lottare. “Era convinto che la forza della ragione e della giustizia fosse destinata inevitabilmente a vincere” – racconta il narratore. “Ma si sbagliava”. La sua storia racconta tanto della Puglia e dell'Italia di oggi. Venerdì 20 Febbraio alle 19.30 a "Skantinato 58" Bibliocafè conosceremo la storia di "Fulmine" in compagnia dell'autore del romanzo: Lello Gurrado. Scrittore e giornalista professionista dal 1965, Gurrado ha scritto a lungo per il Corriere della Sera, ha fatto varie esperienze da inviato speciale e ha iniziato l'attività di romanziere nel 1979 con “Il mestieraccio” (Erre Edizioni), una satira proprio sul giornalismo. Sono seguiti Gli sdrogati (Bompiani), Mamma eroina (Bompiani), Khomeini e la questione iraniana (Sugarco), San Siro, la Scala del calcio (Rizzoli), Don Mazzi, un prete da marciapiede (Sperling e Kupfer), Se ho smesso io (Edizioni San Paolo), Nomination (Fanucci), Assassinio in libreria (Marcos y Marcos), "La scommessa" (Marcos y Marcos), "Invertendo l'ordine dei fattori" (Marcos y Marcos). Venerdì a Troia si parlerà del suo libro ma anche dei tanti temi che il romanzo sollecita e, soprattutto, delle battaglie che vanno condotte qui, in questa terra. Perché non si debba più fuggire. Ne parleremo con don Ciro Miele, referente del presidio di "Libera" di Lucera, con Massimiliano Arena della Onlus "Avvocato di Strada" di Foggia e con gli amici dell'associazione "Salute E Territorio" di Troia. "A quell'età non si fanno troppi calcoli, non si ragiona per sotterfugi e inganni. Si guarda il mondo in faccia, dritto negli occhi, senza paura, e se il mondo ti sfida, tu la sfida la accetti, soprattutto quando hai la consapevolezza di essere nel giusto". Ce l'abbiamo ancora un po' del coraggio e della sana incoscienza del ragazzo pugliese protagonista del romanzo? Ne parliamo domani, a Skantinato 58.
Per info: 347/2668932 – 3336550410
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Skantinato 58 – Bibliocafè
Viale Kennedy 58/D (Ingresso Via Ritucci)
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