Italian English French German Portuguese Spanish

Le nostre "RUBRICHE" sono on-line! Registratevi per accedere alle aeree private.
News Novembre 2011 PUBBLICITA’ INGANNEVOLE SULLA INDICAZIONE GEOGRAFICA.
Back to Top

PUBBLICITA’ INGANNEVOLE SULLA INDICAZIONE GEOGRAFICA.

(2 voti, media 5.00 di 5)
Valutazione attuale: / 2
ScarsoOttimo 
News - Novembre 2011
Share Link: Share Link: Google Facebook Myspace Ask Yahoo Bookmarks

IL TAR DEL LAZIO DA’ RAGIONE A COLDIRETTI FOGGIA

Coldiretti Foggia aggiunge un altro tassello al mosaico delle garanzie da offrire al consumatore circa la corretta individuazione dell’origine geografica dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Infatti con sentenza n. 8553/2011 dell’8 novembre u.s. il T.A.R. del Lazio ha riconosciuto la fondatezza del ricorso presentato da Coldiretti Foggia contro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (cd. Antitrust) e da quest’ultima ritenuto in prima istanza infondato, ai fini della censura della pubblicità ritenuta ingannevole relativamente a un formaggio prodotto nel Comune di San Paolo di Civitate (Comune del nord Tavoliere) e denominato “Fiorella del Gargano”.

Il Tribunale ha innanzitutto condiviso il rilievo secondo cui la denominazione di un prodotto “ha una inequivocabile funzione semantica” evocando, nel caso del formaggio in questione, in maniera appunto ingannevole, la provenienza del prodotto da una specifica area di produzione come il Gargano, che in quanto area ambientale protetta e regione geografica di lunga tradizione casearia, può evocare nel consumatore una percezione di prodotto di qualità superiore rispetto ad analoghi prodotti realizzati in un luogo diverso con materie prime di diversa provenienza.

“Con questo ricorso – ha dichiarato il Direttore di Coldiretti Foggia Donnini – abbiamo voluto mettere in evidenza come l’origine di un prodotto agricolo, essendo un coacervo di elementi materiali ed immateriali capaci di generare maggiore affidabilità e desiderabilità da parte del consumatore, sia in questi ultimi tempi un “cavallo di Troia” adottato da tante aziende che in questo modo intercettano impropriamente ed in maniera ingannevole la crescente domanda di alimenti tipici e di qualità, fortemente connotati sotto il profilo della provenienza geografica da aree che evocano aspettative di benessere, qualità e adozione di stili di vita sani.”

“Ecco perché – riferisce il Presidente di Coldiretti Foggia Salcuni – abbiamo ormai da diversi anni perorato la causa dell’obbligo della etichettatura di origine per i prodotti agroalimentari, ottenendo all’inizio di quest’anno una legge “bipartisan” approvata dal Parlamento. E’ evidente, prosegue Salcuni, che nel caso in specie si tratta comunque di prodotto italiano, però ci sembra in ogni caso importante che il TAR abbia ribadito il concetto secondo cui non si può trarre in inganno il consumatore evidenziando nella denominazione dei prodotti agroalimentari una zona geografica che non ha nulla a che vedere con la reale provenienza sia del prodotto stesso che della materia prima con cui quel prodotto è fatto.

Questa sentenza – conclude Salcuni – unitamente alla regolamentazione comunitaria che sarà pubblicata domani e riguardante l’obbligo di nuove e più chiare indicazioni nutrizionali da riportare in etichetta, costituisce un importante riferimento per il consumatore e per la sua sicurezza alimentare”.

Foggia, 21/11/2011

 

Sponsor

 

 

 

Valid CSS! [Valid RSS]

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.