I Ciciu ….e Villar San Costanzo, tra la leggenda e la realtà.
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Forse non tutti sanno che in valle Maira in provincia di Cuneo, è ubicato un piccolo borgo risalente all’epoca medioevale chiamato Villar San Costanzo, posizionato alle pendici del monte San Bernardo e sormontato da boschi.
La tradizione narra che in questi boschi sia stato decapitato San Costanzo, soldato della legione Tebea.
L’ antica leggenda locale vuole che un centinaio di legionari romani inseguirono San Costanzo per arrestarlo, ma giunti fino a tale luogo egli maledì i loro cuori pietrificandoli e trasformandoli in ciciù, ma qualcuno di questi purtroppo riuscì a raggiungerlo decapitandolo. Era il 18 settembre del 303 d.c-la leggenda vuole che i suoi nemici siano stati trasformati in “ciciu” cioè pupazzi.
I CICIU’, si sono formati presumibilmente al termine dell’ultima era glaciale, in seguito allo scioglimento dei ghiacciai che porto’ il torrente Faussimagna affluente di sinistra del fiume Maira ad esondare erodendo le pendici del monte San Bernardo trasportando a valle un enorme massa di detriti, rotolarono a valle diversi massi di roccia scura provenienti dalla sommità del monte, che ricoprirono il terreno alluvionale, il terreno in pendenza venne portato via dall’acqua mentre alcune parti di esso riparato dalle rocce subirono l’effetto ombrello diventando nel tempo il gambo del fungo , chiamato dagli abitanti del luogo CICIU’ cioè pupazzo o fantoccio,
Queste formazioni rocciose assai simili ai camini delle fate, sono stati originati dall’erosione attuata dall’acqua su terreno argilloso, tali colonne sono infatti composte da friabile terra argillosa mista a granuli di quarzo e con profondi solchi verticali, mentre massi di gneiss compatto di colore grigio scuro fungono da cappelli, è straordinaria la loro staticità, sembrano dei grandi funghi. Alcuni dei ciciù raggiungono un altezza di oltre 7 metri collocati nella riserva omonima , 479 sono quelli in buono stato di conservazione.
A Villar San Costanzo esiste un folto gruppo di amici con la passione dell’Arciaieria, esiste la scuola di tiro con l’arco naturale, un museo ed un laboratorio in continua evoluzione, il visitatore è reso partecipe vivendo la storia in maniera tangibile, può tirare con l’arco, prepare corde e frecce , l’interno del bosco durante le prove non ha nulla da invidiare alla foresta de Sherwood.
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